Pianta originaria del Perù e Messico ampiamente coltivata in Brasile dove è conosciuta con i nomi popolari capuchinha, chaguinha o nastúrcio, sia per scopi ornamentali, medicinali ed alimentari, mentre in Messico è conosciuta con nomi popolari capuchinha, agrião-do-México, capuchinha-grande, chagas, flor-de-sangue, nastúrcio e alcaparra de pobre
Nel seicento veniva utilizzata per la carenza di vitamina C (Acido Ascorbico), si narra che gli equipaggi dei velieri ne masticavano boccioli, fiori e semi, per la sua riconosciuta azione antiscorbutica e antisettica
I conquistatori Spagnoli nel XVII secolo presero delle piantine dalle montagne peruviane portandole in Europa, per la sua rusticità e facilità di adattamento ai diversi climi, si diffuse velocemente in tutto il mondo, si è adattata bene anche al nostro clima dove in alcune zone è possibile trovarla allo stato selvatico, attualmente ne esistono di diverse varietà, ma da non confondere con il Crescione (Nasturtium officinale).
Questa pianta è versatile usata come :
- Ornamentale per decorare giardini, terrazzi e/o balconi grazie alle sue vistose fioriture dai diversi colori caldi;
- In agricoltura utilizzata per il controllo dei parassiti, la sua caratteristica è di attirare i lepidotteri, respingendo afidi e coleotteri, viene considerata fitoprotettore per la coltivazione del melo, mellifera se cresciuta con i peschi (Prunus persica) ne migliora le qualità dei frutti, per sapore, aroma e colore, una particolarità botanica che le sue foglie sono idrorepellenti;
- In cucina per insaporire pietanze foglie e fiori si utilizzano impannate o in fresche per insalate, saltate in padella, per panini, per condire diverse pietanze, il cui sapore acre ricorda il crescione, donando un tocco esotico;
- In erboristeria, fitoterapia e farmacologia essendo una pianta dalle numerose proprietà curative può essere utilizzata nel trattamento di molte malattie, come altre piante medicinali contiene oligoelementi e composti bioattivi che possono essere facilmente assorbiti dal corpo umano, i fiori e le foglie sono fonte di microelementi come potassio, fosforo, calcio e magnesio, e di macroelementi, soprattutto di zinco, rame e ferro; L'attività antiossidante degli estratti è un effetto del suo alto contenuto di composti come antociani, polifenoli e vitamina C.
La Corporazione Brasiliana di Ricerca Agricola (EMBRAPA) ne raccomanda la coltivazione di questa varietà a scopo alimentare e medicinale, sono stati effettuati numerosi studi allo scopo di dimostrarne l'efficacia, esistono diverse pubblicazioni scientifiche e visti i parametri morfo-anatomici è stato introdotto come impiego in campo farmacologico e fitoterapico.
I fiori (arancione, giallo e rosso) sono una fonte di composti bioattivi, come quercetina, antociani, acido gallico, acidi clorogenici e carotenoidi, fornendo capacità antiossidante pertanto, oltre al suo aspetto visivo ed al suo sapore, forniscono benefici per la salute alla popolazione grazie ai loro composti antiossidanti, aiutando a combattere le malattie croniche ed a prevenire la degenerazione muscolare, i disturbi immunologici e l'ossidazione delle lipoproteinea a bassa densità (HDL); i fiori di colore rosso hanno mostrato la più alta capacità antiossidante data la maggiore concentrazione di composti fenolici e tannini idrolizzabili inoltre hanno un livello più alto di flavonoidi, a seguire il l'arancio ed in fine il giallo.
Studi scientifici hanno rilevato che i petali di colore rosso, arancio e giallo hanno capacità ipoglicemizzante.
Alcuni studi hanno dimostrato che gli estratti ottenuti dal Tropaeolum majus L., e dal suo composto principale isoquercitrina (ISQ), mostrano elevati effetti diuretici, favorendone così l'uso etnofarmacologico, la Commissione E Tedesca come riportato nella tabella 24.1 ha approvato l'uso del T. Majus nel trattamento delle infezioni o degli stati infiammatori del tratto urinario.
Studi fitochimici delle foglie e semi hanno dimostrato la presenza di acidi grassi (acido erurico, oleico e linoleico) isotiocianato di benzile e flavonoidi glicosilati (isoquercitrina e kaempferolo), Glicosinolati (benzilglicosinolati) come glucotropeolina e Sinalbina , oltre ai triterpeni tetraciclici che sono stati isolati dalle foglie, molte indicazioni medicinali sono legate alla composizione chimica menzionata, tra questi come; stimolante del bulbo capillare, espettorante, digestivo, antispasmodico, antiscorbico e antisettico.
Studi farmacologici hanno dimostrato attività antipertensivo, anti-infiammatorio, diuretico, nel prevenire la perdita di massa ossea, grazie alla conservazione di osteocalcina e calcio, nel trattamento dell'asma, della stitichezza, usato anche come antibatterico e antimicotico.
Ricca di principi attivi vitamina C, foglie e fiori sono buone fonti sia di luteina che di provitamina A-carotene, che è correlata a prevenzione di malattie come la cataratta e la degenerazione muscolare, la principale causa di cecità tra persone di età superiore ai 55 anni (Sud America).
I semi sono ricchi di Acido erucico, che è un acido grasso usato per la preparazione l'óleo de Lorenzo (Olio di Lorenzo), somministrato in dosi terapeutiche per il trattamento dell'adrenoleucodistrofia (ADL).
I semi sono considerati sostituti dei capperi e nel in trattamento estetico viene utilizzato per pelli invecchiate, acne e forfora.
Gli studi si possono consultare su diversi data base come Google Scholar, Google, Science Direct, Web of Science, Academic Journals and Pubmed